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Plasmon vs. Barilla: la guerra è per i biscotti!

Premetto che la mia mammina quando ero piccolo, cioè fino a qualche anno fa, mi comprava i biscotti Montefiore. Però la notizia mi ha incuriosito molto e mi ha fatto pensare, perchè riguarda due argomenti a cui penso spesso: la salute e le aziende (ex) italiane.

Plasmon vs. Barilla


Son di quelle notizie utili/inutili che hanno un risvolto di verità e che mi danno l'occasione di disintossicarmi un pò dai soliti post, complice una rara giornata (per ora) senza particolari tensioni.

La storia ci insegna che siamo un popolo molto litigioso, solo i latini riuscirono ad unificarci sotto un'entità politica autonoma, ma già nel '500 abbiamo ricominciato a litigare (per soldi, ovvio) complice il fatto che eravamo il salvadanaio del mondo. La litigiosità ci ha sempre causato, però, la perdita di una sorta di indipendenza ed autonomia: è successo negli anni recenti quando non siamo riusciti a tutelare aziende italiane dal marpione straniero, succede un pò in queste settimane, anche se il caso è differente, perchè la politica è stata commissariata e, di conseguenza, lo siamo stati anche noi.

Succede però che la mano dello straniero, ben conscio del valore dell'azienda italiana, la sappia valorizzare e rafforzare: è successo a Gucci (ora in mano al mio amico, il miliardario francese Pinault), ma anche a Lamborghini (rilanciata da VW, ora mi sembra sia di un fondo arabo) o alla Perugina ed alla Motta (Nestlè, Swiss Made) o ancora all'Algida (Unilever, Olanda), per citarne qualche esempio e per chiarire che io non faccio parte di quelli che hanno paura dello straniero a priori. Mi spaventano, invece, quelli come Lactalis, che hanno acquistato uno dei nostri più grandi gruppi alimentari, Parmalat, solo per il tesoretto che aveva in cassa... Ora spero che qualcun'altro si compri Lactalis... Come dire: c'è sempre un pesce più grosso...

Ossignuurrr, ma che premessa sto facendo, poi va a finire che me la rileggo solo io... Comunque Plasmon (1902, gruppo Heinz, U.S.A.) ha dichiarato guerra a Barilla (1877, fam. Barilla e soci vari)! Motivo? I biscotti Barilla non sarebbero adatti ai neonati per la presenza di pesticidi! Cosa?!?! O_O

OMD! Che avessero ultimamente un pò il sapore di amianto me n'ero accorto, ma pure coi pesticidi... Qualcuno una volta mi ha detto che i grossi pastifici sono anche esposti al rischio di avvelenamento da metalli dei loro prodotti, viste le alte temperature e i macchinari dove il prodotto passa.

La possibilità della riflessione, bisogna darne atto, è garantita dalla pubblicità comparativa, introdotta per legge da qualche anno e già utilizzata in altri clamorosi casi. Ma le mie conclusioni me le faccio: stavamo meglio quando ci faceva tutto la nonna in casa! Ora non ci si può fidare nemmeno del panettiere sotto casa, visto che Striscia la Notizia ha fatto esplodere lo scandalo della farina arricchita: farina di scarsa qualità e con massiccia presenza di pesticidi vietati dall'Unione Europea, addizionata non-so-con-cosa per poter lievitare nei forni...

Non vorrei auto-citarmi, ma faccio seguito all'uomo nella bolla del Tonnopensiero, mi vien voglia di partire...

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