Continuano le puntate della nostra storia della fotografia, anche col sabotaggio dello Still troppo impegnato... In questa seconda puntata ci concentriamo su una figura iconica dei nostri tempi: il celebre fotografo francese Elliott Erwitt!
Lo facciamo con due grandi della fotografia che gentilmente, in esclusiva per JHP, hanno deciso di farci sapere cosa pensano del maestro!
Guchi Chan:
Il 26 luglio scorso Elliott Erwitt ha compiuto 85 anni. Vorrei cogliere l'occasione di questo anniversario per parlare un po' di lui. Erwitt era figlio di ebrei russi; nacque vicino a Parigi nel 1928, ma già dopo poco la famiglia si spostò in Italia (proprio a un precedente soggiorno a Roma del padre egli deve il suo vero nome, che è Elio). Con l'inizio delle persecuzioni contro gli ebrei, nel 1939 si trasferirono tutti negli Stati Uniti, dove poco dopo il matrimonio dei genitori naufragò.
Elio, che modificò il nome in Elliott per agevolare i suoi nuovi connazionali che trovavano la versione italiana difficile da pronunciare, decise di intraprendere la carriera di fotografo nel 1944. Iniziò in maniera molto convenzionale, facendo foto a matrimoni e battesimi, e finendo poi per lavorare presso un laboratorio. Giovanissimo, mostrò subito il suo stile ironico e divertente durante il suo primo viaggio a New York.
Erwitt ha fotografato moltissimo sia per lavoro che per diletto; era solito girare con almeno due macchine fotografiche, delle quali una era sempre una Leica M3 che montava un obiettivo da 50mm (quella che chiamava la sua hobby camera). Chi lo ha conosciuto, afferma che di carattere è divertente e ironico proprio come le sue fotografie. Come molti altri fotoreporter famosi, i suoi scatti sono anche frutto di una certa dose di fortuna, e il suo indiscusso talento si rivela sia nei lavori commerciali, sia nelle foto che ha scattato per piacere personale.
Quanto alla sua carriera, dopo aver lavorato molti anni come free lance, nel 1953 entrò a fare parte dell'agenzia Magnum Photos e dal 1970 si è occupato anche di cinema. Come Henry Cartier-Bresson, è sempre stato uno che ama cogliere l'attimo; molto famose sono le immagini che ritraggono cani, protagoniste di almeno tre raccolte. A me piace proprio per quel sorriso che riesce a strappare grazie al suo sguardo giocoso sulla vita e le persone.
Sam Scott Shiavo:
Certainly we all recognize the iconic and ironic images over many many decades, maybe not knowing who was the author of these wonderful moments in time. The legendary photographer Elliot Erwitt has captured film stars, politicians, soldiers, workers, children and animals always with a keen eye at just the right instant to make his images 'time capsules' of the 21st century. His photographic sense of composition, mood, spontaneity and irony has inspired photographers like myself for many generations and will continue to do so. Elliot Erwitt... a master!
Certamente tutti noi riconosciamo le immagini iconiche e ironiche nel corso di molti decenni, forse non sapendo chi fosse l'autore di questi meravigliosi momenti nel tempo. Il leggendario fotografo Elliot Erwitt ha catturato stelle del cinema, politici, soldati, operai, bambini e animali sempre con un occhio attento a fare delle sue immagini 'capsule del tempo' del 21 ° secolo. Il suo senso della composizione fotografica, l'umore, la spontaneità e l'ironia ha ispirato fotografi come me per molte generazioni e continuerà a farlo. Elliot Erwitt... un maestro!
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Sam Scott Schiavo è uno dei più importanti fotografi contemporanei. Nato a Philadelphia, ha vissuto per vent'anni a Milano. Ora la sua vita si divide tra Vienna, Milano e Budapest. I suoi celebri servizi fotografici sono sotto gli occhi di noi tutti.
www.samscottschiavo.com
Guchi Chan, blogger e fotografa molto nota nell'ambiente, mia grande amica, è una studiosa ed esperta, tra le altre cose, di fotografia. Celebri e particolari i suoi scatti sul suo blog fotografico.
www.guchippai.org