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Claudia Mori: gay o etero l'amore è amore!


Ho sbagliato! 

«Avrei voluto dirle prima che per noi non cambiava niente».
Claudia Mori.

Nessuno può equivocare. 
Una frase semplice che implica riflessione e coraggio.
Perché per ammetterlo, per dirlo pubblicamente, occorre un'attenta analisi interiore e la voglia di far aprire gli occhi a chi, questa forza non l'ha ancora trovata!

Le parole di Claudia Mori, madre di Rosalinda Celentano che da poco ha annunciato il suo matrimonio con l'attrice Simona Borioni, sono da leggere e possibilmente da far leggere a tutte quelle persone che ancora non capiscono o forse, semplicemente, non vogliono capire che l'amore è semplicemente amore.

Avete mai temuto che vostra figlia potesse in qualche modo soffrire?
«Come molti genitori abbiamo pensato e temuto che la vita sarebbe potuta essere più difficile per l’ignoranza e le discriminazioni, ormai parti imperanti di questa orrenda società becera. Ma le nostre reazioni e sentimenti partivano sempre dalla condanna di qualsiasi pregiudizio. Non voglio dire e far credere che sia stato tutto così automatico e logico, sarei bugiarda. Anche noi abbiamo avuto dei momenti cupi ma non ci siamo mai chiusi nel silenzio, nel “far finta di niente”... mai».

Oggi sappiamo che non è così, ma a lungo si è pensato che l’omosessualità fosse dovuta a uno sviluppo mancato della psiche. E spesso la prima reazione di un genitore di fronte a un figlio gay è: «Cosa ho sbagliato?». Le è successo?
«Non ho mai provato alcun senso di colpa, semplicemente perché non esiste alcuna colpa e diversità da “riparare”. Mia figlia Rosalinda non sempre l’ho capita e non sempre ho condiviso certi suoi atteggiamenti o dichiarazioni. Ma mai per i suoi orientamenti sessuali. Io credo fermamente che questi ragazzi vadano aiutati non a cambiare, ma a sopportare questa società violenta e razzista». 

Le cose tra voi due sono cambiate?
«Recentemente, d’accordo con Adriano, ho deciso di parlarle apertamente, dicendole che per noi non sarebbe cambiato nulla sapendo dei suoi orientamenti sessuali. Lei sarebbe rimasta la nostra figlia amorosa di sempre, che vorremmo vedere più felice e serena perché la nostra felicità è direttamente legata alla sua. Vorrei solo averlo fatto prima. E penso che comunque Rosalinda abbia fatto benissimo a rivelare la sua natura: non è una malattia o un errore che andrebbe “corretto”. Sono altre le tendenze da correggere!».

Cosa direbbe a un genitore che scopre l’omosessualità di suo figlio?
«Non sono capace di dare consigli, direi solo di non farli mai sentire soli. E se ci troviamo impreparati, come genitori ma anche come figli, cerchiamo di scoprire insieme il modo di comprendere gli uni e gli altri. “Chi sono io per giudicare?”: papa Francesco lo ha detto e la strada è questa».

L'intervista integrale la trovate qui.

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